La nascita di questa antica tecnica la si deve ad un medico buddista dell’india settentrionale conosciuto con il nome di Jivaka Kumar Bhaccha poi nominato Dottor Shivago Komarpaj, amico personale del Buddha e quindi vissuto all’incirca nello stesso periodo. Questo dottore, nel suo pellegrinare, ha portato con se influenze dall’India e dalla Cina, unendo tecniche di medicina ayurvedica, tecniche di Mediciana Tradizionle Cinese, shiatsu, racchiudendo elementi della filosofia buddista e yogica, meditazione e stretching ha ideato il massaggio Thai. Oggi possiampo trovare le antiche scritture del massaggio Thai all’interno del famoso tempio Po di Bangkok. Nel tempo questa tecnica è stata studiata, adattata e perfezionata pur mantenendo i suoi principi.

Si basa su manovre di stiramento per uno stretching passivo richiamando le asana dello yoga, di digitopressione richiamando le tecniche di agopuntura e agopressione della  MTC e shiatsu, e di lavoro sulle linee energetiche chiamate SEN in thai o Nadi in sanscrito. Le manovre vengono effettuate tramite palmi delle mani, pollici, avambracci, gomiti, ginocchia e piedi.

Attraverso queste linee energetiche si va ad equilibrare l’energia corporea partendo dall’ombelico e tutta la zona addominale (hara) fino ad estendersi su tutto il corpo.

I benefici del massaggio Thai sono notevoli e significativi: migliora la funzionalità del sistema osteo muscolare e osteo articolare; lavora sui drenaggi dei tessuti, lavora sul ricircolo venoso e arterioso, dona sollievo alla schiena, migliora la postura generale, scolla il tessuto muscolare dal tessuto osseo ridonando elasticità alle articolazioni, migliora la funzionalità del sistema nervoso riattivando il flusso vitale attraverso i Sen (linee energetiche).

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LO SAPEVI CHE:

“ C’è un angolo tranquillo dentro di te dove nessun tormento può toccarti.

  Attendi immerso in quella quiete finché la tempesta sarà passata”      Maya V. Patel (1943)