RIFLESSOLOGIA PLANTARE

La riflessologia plantare  rientra nelle riflessoterapie somatotopiche ossia la specifica parte del corpo, in questo caso il piede, rappresenta, in scala, tutto il corpo umano. Attraverso questa tecnica si può verificare lo stato di salute di ogni parte del corpo e intervenire, attraverso le stimolazioni manuali, al ripristino del buon equilibrio degli organi e degli apparati meno efficienti. La tecnica prevede l’applicazione di pressioni con il pollice con un movimento ‘lombricale’ a scatto e ad oggi è riconosciuta come medicina complementare.

Si tratta di un trattamento che fornisce risultati certi per prevenire malattie e per ottenere il rafforzamento dell’intera fisiologia corporea, stimolando il sistema nervoso, la circolazione linfatica e sanguigna e favorendo l’eliminazione delle tossine, verificando eventuali scompensi negli organi di senso.

Il trattamento completo prevede, inoltre,  la stimolazione e riequilibrio dell’ apparato urinario, digerente, respiratorio, cardiocircolatorio, muscolare e scheletrico, endocrino e genitale, consentendo di intervenire su eventuali squilibri dell’organismo.

Questa tecnica ha origini molto antiche dove già i popoli orientali ritenevano che massaggiare i piedi permettesse di distribuire l’energia vitale, aprire la conoscenza e calmare lo spirito per regolare e curare i pensieri. Nel 2800 a.c. lo dimostra anche la famosa tavola Zu Toi To, che raffigura un feto disegnato sulla pianta di un piede, dimostrando la stretta relazione fra piede e corpo. Utilizzato anche dagli indiani pellerossa e anche da altre tribù indigene americane.  Nel mondo occidentale le prime notizie sulla riflessologia risalgono al 1500 nell’autobiografia dello scultore Benvenuto Cellini il quale raccontò di essere guarito dai “dolori diffusi del corpo” attraverso “robuste pressioni sulle dita dei piedi e delle mani”, questo ci fa comprendere che anche in Italia già si praticava.

Si ipotizza che il massaggio al piede è stato ampliamento utilizzato in più tradizioni e in più popoli proprio perché la riflessologia fa parte della cultura istintiva dell’uomo. Il fondatore della riflessologia moderna è il dr. William H. Fitzgerald  (1872-1942) che riconobbe nelle zone del piede e delle mani delle specifiche corrispondenze riflesse sul corpo. I suoi studi furono portati avanti dalla terapista Eunice Ingàm che mise a punto il metodo della “terapia zonale” del dott. Fitzgerald, stilando una mappatura precisa delle zone riflesse localizzabili nel piede.

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LO SAPEVI CHE:

"In India si toccano, con le mani o con la fronte, i piedi dei maestri e degli anziani considerati le manifestazioni più famigliari del divino. Nella ricerca spirituale, così come nel cammino della vita, non si deve lasciare troppo spazio per l’ego, prostrarsi ai piedi e farsi mettere i piedi in testa significa essere pronti ad essere guidati e offrire un gesto di grande rispetto. Inoltre all'interno della sangha che rispetta la tradizione, l' allievo non deve mai mostrare la pianta del piede al maestro perché considerato atto irrispettoso e pertanto deve assumere o la posizione del lotto o  coprire i piedi con dei teli".